A Bodgaun è avvenuto un miracolo.
Situato nel distretto di Sindhupalchowk, Bodgaun è uno dei villaggi più poveri del Nepal ed uno dei più distrutti dal terremoto del 25 aprile. Da allora alcune donne e uomini hanno cominciato a lavorare insieme per portare i primi soccorsi, rimuovere le macerie, abbattere le case pericolanti. Col passare dei giorni i volontari sono diventati sempre di più e con l’aiuto economico di tanti donatori abbiamo portato filtri per rendere potabile l’acqua nei villaggi più remoti, abbiamo costruito 400 rifugi sicuri, gli shelters, per permettere alle famiglie di ripararsi dai monsoni, abbiamo ricostruito parti di un acquedotto.
La scommessa più grande è stata mettere in piedi un campeggio di volontariato, lì in un villaggio abitato da una delle caste più basse e svantaggiate del Nepal. Portare 136 volontari, provenienti da diverse regioni nepalesi e del mondo per 7 giorni, in mezzo al nulla, con un'organizzazione minima, per vivere con i poveri e qualche giorno come i poveri che vogliamo aiutare. Renderli partecipi, unirli a noi e costruire insieme. E con loro costruiamo miracoli. Non andiamo per illudere ma a sporcarci le mani, noi con loro, per regalare speranza, nel dirgli che ci occuperemo di loro, lavoriamo per ridare fiducia alle persone, perché credano nelle loro possibilità.
Abbiamo visto il villaggio cambiare giorno dopo giorno. Quella che all’inizio era diffidenza è diventata amicizia. I volti spenti, impauriti, disorientati, sono diventati fieri, colmi di speranza. Centinaia di abitanti del villaggio si sono uniti ai nostri progetti, sono diventati parte attiva, non solo fruitori, ma attori.
Persino il Preside della scuola, dopo averci visto al lavoro, è venuto al campeggio per chiederci di andare a recuperare i bambini che non frequentano più e parlare con le famiglie.
La popolazione ci ha incaricato di una missione: “Aiutateci! Fratelli, non lasciateci mai più da soli!”.
L’opera più grande di tutta questa nostra attività è lo spirito che si è creato tra la gente dei villaggi e i volontari: la Compassione, l’Amore, la Carità e la Condivisione sono più forti della diffidenza, della paura e della disperazione. La Solidarietà al di là delle differenze di età, di etnia, di casta, di credo, di condizione economica e sociale.